19426 - Il Presidente di Cipro e il Genocidio degli Armeni

N. Lygeros
Traduzione: Lucia Santini

Il presidente di Cipro ha seguito coerentemente la decisione di Cipro riguardo al Riconoscimento del Genocidio degli Armeni. Non ha cercato di adoperare una lingua diplomatica per esprimersi al riguardo. Ha parlato in maniera esplicita di determinata solidarietà con il popolo armeno. Peraltro come poteva essere diversamente visto che gli Armeni costituiscono una delle comunità di Cipro. Fece inoltre riferimento ai profughi Armeni fuggiti dalla Cilicia a causa del Genocidio e che giunsero a Cipro per trovare rifugio cento anni fa. Precisa che furono soggetti all’odio e alla peste. Di conseguenza, disse che è normale che l’Armenia e Cipro siano due paesi uniti, due popoli uniti per arrivare ai carnefici del Genocidio. Ricordò inoltre che Cipro è il primo paese d’Europa e il secondo nel mondo che ha riconosciuto il Genocidio degli Armeni. Il primo paese era l’Uruguay nel 1965 e il secondo Cipro nel 1982. Un altro elemento importante è l’uso dell’espressione « urbi et orbi » per dichiarare che l’evento deve essere noto ovunque e che un crimine non può rimanere senza punizione perché esiste la giustizia degli uomini che agisce come la realizzazione della coscienza dell’Umanità. Precisò inoltre che il futuro si vede dall’azione dei sopravvissuti al Genocidio visto che mostrano il paradigma tangibile della lotta. A questo punto è interessante constatare che Cipro ha zone occupate, ha dispersi,ha intrappolati e profughi che lo sono diventati a causa dello stesso carnefice del Genocidio.